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Pubblicato dal Joint Research Centre (JRC) della Commissione Europea il rapporto "INSPIRE - A Public Sector Contribution to the European Green Deal Data Space" sullo stato dell'arte dell'infrastruttura, le lezioni apprese in 14 anni di implementazione della Direttiva e una visione per il futuro di INSPIRE come contributo del settore pubblico al nuovo spazio di dati del Green Deal.

L'obiettivo del rapporto, infatti, è duplice. In primo luogo, vengono riassunti i principali sviluppi della SDI (Spatial Data Infrastructure) paneuropea di INSPIRE avvenuti finora dal punto di vista tecnico e organizzativo, descrivendo l'attuale stato di attuazione attraverso molteplici dimensioni: disponibilità dei dati, approcci di governance, stack tecnologico disponibile, influenza e ruolo degli organismi di normazione e sviluppo della comunità. Ciò precede una valutazione critica di ciò che ha e non ha funzionato bene nello sviluppo dell'infrastruttura.

Sulla base di tali lezioni apprese, nella seconda parte del rapporto viene offerta una visione per l'evoluzione futura della SDI INSPIRE avendo in mente un orizzonte da cinque a dieci anni. Questa visione ambiziosa prende in considerazione l'attuale contesto politico dell'UE e le tendenze tecnologiche dirompenti che portano nuove fonti di dati, attori, standard e architetture come nuovi protagonisti nel campo della condivisione (geospaziale) dei dati. La visione è strutturata intorno a un insieme di azioni legali, organizzative e tecnologiche, che sono ampiamente estensibili a qualsiasi 'SDI policy-driven'.

La conclusione chiave del rapporto è che è auspicabile che le SDI tradizionali evolvano da strutture complesse e altamente specializzate a strutture più sostenibili, flessibili e agili ecosistemi di dati, abbassando il livello di accesso ai non specialisti e accogliendo una maggiore partecipazione da parti interessate meno tradizionali (ad esempio comunità di software open source, organismi di standardizzazione e primi utilizzatori) in aggiunta ai fornitori di dati e agli utenti.

Concretamente, a livello europeo ciò evidenzia la necessità di semplificare e modernizzare il quadro tecnologico di INSPIRE e di stabilire una struttura di governance distribuita a più livelli.

Nel rapporto è stato incluso anche il contributo di AgID sull'impatto e il ruolo di INSPIRE nell'organizzazione e nelle proprie attività.