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Magic2 Mappa aree suscettibili a franosità tsunamigenica: mar della Sardegna (geotiff). (RNDT-Dataset) - Versione 2.0
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Information on Metadata
File Identifier:
PCM:CNR_IGAG_48:20160630:16:23:10
Metadata Language:
Italian
Metadata Character Set
utf8
Parent ID:
PCM:CNR_IGAG_48:20160630:16:23:10
Hierarchy level:
Dataset
???catalog.mdParam.rndt.general.hierarchyLevelName
Dataset
Metadata Responsibile:
Organization name:
CNR-IGAG
Role:
Point Of Contact
Contact Info:
Phone:
+39 06 49914822
E-mail:
daniele.casalbore@uniroma1.it
Metadata Date Stamp:
2016-06-30
Standard name:
Linee Guida RNDT
Standard version:
2.0
Reference System Information
Reference System Information:
ETRS89-XYZ
Data information
Identifier:
PCM:CNR_IGAG_48
Series ID:
PCM:CNR_IGAG_48
Abstract:
Questo documento è una mappa (geotiff) che rappresenta la mappatura delle aree suscettibili a franosità tsunamigenica individuate nell’offshore del mar della Sardegna. Tale rappresentazione fornisce un’indicazione di massima ed è stata realizzata sulla base dei dati presenti nei 72 Fogli prodotti dal progetto MaGIC, eventualmente integrati da informazioni bibliografiche o dati di altra natura, se in possesso dei singoli gruppi di ricerca coinvolti. Per una completa comprensione del documento leggere il documento metodologico di riferimento.
Language:
Italian
Character set:
UTF-8, 8-bit variable size UCS Transfer Format
Information:
Title:
Magic2 Mappa aree suscettibili a franosità tsunamigenica: mar della Sardegna (geotiff). (RNDT-Dataset) - Versione 2.0
Date:
Date
2015-12-23
Date Type
Creation Date
Date:
Date
2016-06-30
Date Type
Publication Date
Date:
Date
2016-11-18
Date Type
Revision Date
Resource responsible:
Organization name:
PCM - Dipartimento della Protezione Civile
Role:
Owner
Contact Info:
E-mail:
ufficio.pre@protezionecivile.it
Website:
https://www.protezionecivile.gov.it
Organization name:
CNR-IGAG
Role:
Originator
Contact Info:
Phone:
+39 06 49914822
E-mail:
francesco.chiocci@uniroma1.it
Contact point:
Organization name:
CNR-IGAG
Role:
Point Of Contact
Contact Info:
Phone:
+39 06 49914822
E-mail:
daniele.casalbore@uniroma1.it
Presentation format:
mapDigital
Update frequency:
Not planned
Type of spatial representation:
Raster data
ISO topic categories:
oceans
geoscientific Information
Keywords:
Keyword:
Geologia
Keyword:
Regioni marine
Keyword:
Zone a rischio naturale
Thesaurus:
Title:
GEMET - INSPIRE themes, version 1.0
Date:
Date
2008-06-01
Date Type
Publication Date
Keyword:
Marine Geology
Keyword:
Geomorphology
Thesaurus:
Title:
GEMET - Concepts, version 2.4
Date:
Date
2019-01-28
Date Type
Publication Date
Keyword:
Nazionale
Thesaurus:
Title:
Spatial scope
Date:
Date
2019-05-22
Date Type
Publication Date
Keyword:
EU
Keyword:
opendata
Keyword:
sardegna_frane tsunamigeniche
Keyword:
frane potenzialmente tsunsmigeniche
Keyword:
mar della sargegna
Keyword:
dati multibeam
Keyword:
eventi pregressi
Keyword:
italia
Geographical area:
West Bounding Longitude
5.30599821
East Bounding Longitude
10.29766755
North Bounding Latitude
41.56409869
South Bounding Latitude
38.20811637
Other details and supplemental information:
Accordo del 24/12/2014: Accordo ai sensi dell’art. 15 della L. 241/1990 e dell’art. 6 della Legge L. 225/1992 tra la Presidenza del Consiglio dei Ministri Dipartimento della Protezione Civile e il C.N.R. Istituto di Geologia Ambientale e Geoingegneria per il supporto al Dipartimento della Protezione Civile per la realizzazione di attività legate al miglioramento, mantenimento e utilizzo dei prodotti del progetto MAGIC, in ambito di prevenzione e di gestione tecnica di emergenze derivanti da pericolosità geologiche marine.
Ruoli: Responsabile scientifico del presente accordo per l’IGAG è il Prof. Francesco Latino Chiocci; Responsabili scientifici per il Dipartimento sono i Direttori Generali prof. Mauro Dolce e prof. Mauro Rosi .Responsabili Enti partecipanti al Progetto: Prof. Francesco Latino Chiocci per il CNR-IGAG; Prof. Paolo Orrù per il Conisma; Dott. Fabiano Gamberi per il CNR-ISMAR; Dott.ssa Francesca Budillon per il CNR-IAMC.
Use Limitation:
Essendo il progetto MaGIC rivolto alla sola mappatura e individuazione degli elementi di pericolosità dei fondali marini, la definizione del rischio esula dagli scopi del progetto e non sono state previste indagini ad hoc. Quindi la definizione dei punti di criticità si basa su dati acquisiti per altri scopi e non omogenei nell’area. Similmente non sono disponibili informazioni sugli insediamenti e le infrastrutture marine e costiere presenti nell’area. I dati e le mappe prodotte non sono utilizzabili per la navigazione.
Legal Constraints:
Access Contraints:
Other Constraints:
Legal Constraints:
Usage Constraints:
Other Restrictions
Other Constraints:
https://creativecommons.org/licenses/by/4.0/
Distribution
Distribution Format:
Format Name
tiff
Format Version
geotiff_release_1
Transfer Options:
URL:
https://github.com/pcm-dpc/MaGIC/tree/master/MaGIC-2/Attivita_3_Mappatura_aree_suscettibili_di_franosita_potenzialmente_tsunamigenica/raster/sardegna_frane_tsunamigeniche.tif
Transfer Options:
URL:
http://www.protezionecivile.gov.it/media-comunicazione/dossier/dettaglio/-/asset_publisher/default/content/progetto-magic
Distributor:
Distributor Contact:
Organization name:
PCM - Dipartimento della Protezione Civile
Role:
Distributor
Contact Info:
E-mail:
redazione@protezionecivile.it
Website:
https://www.protezionecivile.gov.it
Quality
Quality level:
Dataset
Conformity:
Conformity Level:
Not evaluated
Description:
Fare riferimento alle specifiche indicate
Conformity:
Title:
REGOLAMENTO (UE) N. 1089/2010 DELLA COMMISSIONE del 23 novembre 2010 recante attuazione della direttiva 2007/2/CE del Parlamento europeo e del Consiglio per quanto riguarda l'interoperabilità dei set di dati territoriali e dei servizi di dati territoriali
Date:
Date
2010-12-08
Date Type
Publication Date
Positional accuracy:
Value:
m 100 m
Lineage:
La stima del potenziale tsunamigenico associato ad eventi di instabilità gravitativa in ambiente sottomarino è stata effettuata attraverso l’utilizzo di modelli numerici basati su parametri morfometrici proposti nella letteratura scientifica da Grilli & Watts (1999), Watts (2000), Watts et al. (2003). In particolare, questo approccio prevede la stima della massima altezza dell’onda di tsunami generata sul baricentro di una frana sottomarina sulla base di alcune relazioni empiriche, derivate da simulazioni di fluido-dinamica in laboratorio e da modellazioni numeriche. Le assunzioni alla base di tali modelli sono le seguenti: a) la geometria della frana sottomarina è rappresentata da un semi-ellisse in traslazione lungo un piano inclinato, b) il centro di massa della frana è individuato attraverso una soluzione analitica dell’equazione del movimento, c) la deformazione interna alla massa in dislocamento è trascurata, in quanto essa sembra avere una limitata influenza sull’ampiezza dello tsunami (Watts et al., 2003). Due diverse formulazioni sono state proposte per stimare la massima ampiezza d’onda di una frana sottomarina: 1) una è valida per le frane di tipo traslazionale, che risentono maggiormente della resistenza esercitata dal fluido circostante durante lo scorrimento e 2) l’altra è valida per le frane rotazionali, dove si ha principalmente un forte attrito basale.In considerazione del fatto che è spesso difficile distinguere le due tipologie di frane solamente su base morfologica, in questo studio si sono considerate tutte le nicchie di distacco come di tipo traslazionale, anche in accordo con l’ampia letteratura scientifica, che mostra una netta predominanza di frane sottomarine traslazionali lungo i diversi margini continentali. La perimetrazione delle aree suscettibili di franosità sottomarina potenzialmente tsunamigenica è basata principalmente sui risultati della precedente attività 3.2 “Cartografia relativa alle principali frane dei mari italiani, ritenute potenzialmente tsunamigeniche nella loro passata attività”, dove sono stati segnalati tutti quei settori di margine continentale che in passato sono stati potenzialmente oggetto di frane tsunamigeniche. Durante questa fase si è proceduto ad un’analisi qualitativa delle caratteristiche morfo-batimetriche e dell’assetto geologico generale dei settori marini ad essi adiacenti, al fine di estendere i settori di margine dove sussistono le possibili condizioni predisponenti ed innescanti lo sviluppo di futuri processi di instabilità gravitativa potenzialmente tsunamigenici, in considerazione del fatto che in passato frane potenzialmente tsunamigeniche sono avvenute all’interno di queste aree.E’ fondamentale sottolineare come tale perimetrazione avrà un grado di approfondimento e dettaglio di primo livello, non basandosi su uno studio approfondito dell’assetto sismo-stratigrafico del margine, della litologia e consistenza dei fondali, della sismicità storica e strumentale, dell’assetto strutturale di dettaglio, studi che esulano dalle possibilità e i modi delle attività previste nella presente convenzione.Per una completa comprensione del documento leggere il documento metodologico di riferimento.